
Massacrati per del pane in Palestina ormai da giorni. Questa è la nuova azione militare del IDF sionista contro la popolazione inerme palestinese. Negli ultimi tre giorni, da quando scrivo queste righe, si sono moltiplicati i massacri del pane. Con una tattica simile a quella utilizzata ad inizio genocidio (radunare più gente possibile a Rafah, fingendo che sia l’unica via di fuga per poi bombardali tutte e tutti), presi dai crampi della fame e dalla sete (che spinge persone a fare kilometri e kilometri a piedi per qualche litro d’acqua al giorno) si radunano più gente possibile per poi scaricare i caricatori sulla folla con giustificazione senza alcun senso.
L’ultima è direttamente arrivata proprio dall’esercito invasore sionista che ha aperto il fuoco ammazzando 27 persone e 90 ferite “per aver notato dei sospetti”. Nessun sospetto solo una certezza: crimine di guerra, genocidio e violenza gratuita contro anche bambini e bambine.
No? Nelle ultime ore arriva la notizia (fonte RAI) di un bombardamento di droni su una scuola provocando la morte di altre 12 persone.
Dai parlami ancora del 7 Ottobre se ne hai il coraggio. Qui l’essere umano è finito e procede l’incubo genocida iniziato negli anni 40.
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