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Massacro di Sabra e Shatila
Massacro di Sabra e Shatila

Per non dimenticare mai il genocidio, il massacro di Sabra e Shatila compiuto dalle falangi fasciste libiche con l’aiuto attivo dell’esercito sionista avvenuto fra il 16 e il 18 Settembre 1982.

Alle prime luci dell’alba cominciarono le operazioni genocide contro il quartiere di Sabra e nel campo profughi di Shatila contro le popolazioni palestinesi e contro gli sciiti libanesi. Mentre l’esercito sionista si ritirava, con i loro boia libici compiacenti, cominciarono a massacrare senza quartiere chiunque si trovasse nelle aree. Testimonianze dirette come quella di Loren Jankins, giornalista e corrispondente di guerra sul posto, parlano di bambine e bambine decapitate, donne a cui erano strappate le gambe, uomini mitragliati al muro ed ammucchiati come spazzatura. Ogni via, continua il giornalista, di quel quartiere ove i palestinesi si erano rifugiati in fuga dalle violenze sioniste del 1948 “era sporca di copioso sangue”.

Le vittime furono più di 3000 in poche ore.

Il loro vizio continuo e perpetrato nella storia di creare e di attuare genocidi. Il loro vizio di giustificare tutto questo odio e violenza. Il loro vizio di nascondere la verità, sì.

La verità. Non venne mai processata ed ufficializzata da nessun tribunale internazionale e locale. Tutti gli imputati, imputate furono liberi e libere di continuare le loro vite impunite. Ariel Sharon, Elie Hobeika, Menachem Begin, Rafael Eitan e Yehoshua Saguy fra i tanti: nessuno è stato. Ma noi sappiamo, noi ricordiamo con rabbia.

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