Per loro il cambiamento climatico non esiste.

Per loro il cambiamento climatico non esiste e non è mai esistito. I continui, registrati colpi di coda di un clima e di un globo sempre più impazzito per colpa delle attività umanoidi ed industriali sembrano non scalfire la testardaggine e l’ottusità con la quale si analizza il mondo che ci circonda.

Eppure i dati continuano a parlare chiaro anzi chiarissimo. Al netto di una delle estati fra le più calde della storia della registrazione scientifica, ci ritroviamo ancora una volta nelle condizioni di vedere paesi e città sotto l’acqua con abitazioni inagibili, campi distrutti e nei casi peggiori feriti e morti. Nelle ultime ore, una terra già martoriata poco tempo fa come l’Emilia Romagna, si trova di nuovo sotto metri d’acqua per le piogge torrenziali avvenute in pochissimo tempo e in un’area molto ristretta. È proprio l’intensità di questi fenomeni che dovrebbe accendere un importante campanello d’allarme in tutte e tutti noi ma molte di queste persone si arroccano ancora sul “tappo fastidioso delle bottigliette di plastica” o sul “siete dei terroristi del clima” o ancora “ci son sempre stati questi eventi”.

Il pressappochismo di queste affermazioni si schianta sui dati scientifici pubblicati dalla comunità internazionale, sulle profonde analisi dei collettivi militanti per il clima e sui fatti concreti che spazzano via intere aree. Senza dimenticare la quasi totale incuranza da parte dei governi locali e non nel preservare e nel mantenere il territorio con cura e con attenzione.

Un mix che sta generando fra le più importanti emergenze internazionali dei nostri tempi. Eppure c’è chi ancora dice che è tutto falso. A colpi di tweet o di talk show.

Fate voi.