Quando c’era Salvini i treni non partivano proprio! Anche stamattina un disastro, ancora una volta. La stazione Termini di Roma, fra i nodi più importanti della rete ferroviaria ancora guastata, fuori servizio, treni cancellati, persone lasciate senza alcuna possibilità di movimento o di alternative, gente disperata che decide di rifiutare il viaggio. E lui nel frattempo mentre le infrastrutture cadono in catafascio, spende il suo tempo fra social, post con foto di nonni e parenti oppure in azioni quasi cinematografiche come il video sul processo Open Arms.
Con lui i treni non partivano proprio! Si riempie tanto la bocca dell’italica importanza delle nostre reti ferroviarie, stradali e portuali quando pare più un giovane infante che gioca con quelli elettrici, su scala ridotta in cameretta. Perchè per lui va tutto bene!
Nel frattempo la gente comune, che utilizza i mezzi pubblici per svariati motivi come lavoro, studio o anche solo per spostarsi, si ritrova in una giungla di problemi senza non parlare delle compagnie aeree che speculano con algoritmi digitali generando costi per l’utenza fuori controllo.
Matteo, spegni quello smartphone. Dimettiti e lasciaci viaggiare in pace.
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