
Espongono lo striscione “Buono come il pane bello come l’antifascismo” e vengono identificati per due volte dalle forze dell’ordine. Succede ad Ascoli Piceno, durante le varie commemorazioni per l’ottantesimo anniversario dalla liberazione dal fascismo e dal nazismo.
Un forno chiamato “L’assalto ai forni” ha esposto sulla sua vetrina uno striscione con la scritta “Buono come il pane bello come l’antifascismo” scatenando l’attenzione delle forze dell’ordine per “accertamenti” chiamando ad identificarsi Lorenza Roiti, proprietaria dell’attività commerciale.
Il pericolosissimo e sovversivo striscione che richiama, con un semplice ma buonissimo gioco di parole, ai valori della resistenza ha così scomodato prima la Polizia Municipale e poi la Polizia facendo cadere tutta la situazione più in basso che non si può.
Se il questore in una nota si giustifica con un intervento “d’osservazione” la Polizia Municipale della città conferma che esso è da considerarsi “Un normale controllo amministrativo”. Cos’è normale? In che senso lo si rende normale? Tutti i giorni, in ogni dove: Buono come il pane bello come l’antifascismo!
Cose stampate buonissime
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