
Raduno degli Alpini a Biella e parte Faccetta Nera a tutto volume nelle strade fra uno spritz e una grappa. È successo ieri sera, al primo giorno di adunata nella città piemontese, quando dagli altoparlanti posizionati in piazza parte la canzone fascista a tutto volume con tanto di risposta corale qua e là come si sente dal video diffuso dalla stampa e sulle piattaforme digitali.
La canzone Faccetta Nera, simbolo canoro fascista e coloniale, secondo l’ANA (Associazione Nazionale Alpini) “ha risuonato da impianti non dell’adunata ma da un locale privato lì vicino”. Son stati identificati come il forno al 25 Aprile? Non credo. Qualcuno delle penne nere è accorso a far tacere questo scempio? Non credo. Nessuna forza dell’ordine, figura presente costantemente in qualsiasi sabato sera italiano (specialmente in piazze centrali gremite di gente), ha sentito quanto stava risuonando nelle strade di una città Medaglia al Valore per la Resistenza? Non credo. Nascondetevi dietro titolazioni fantasiose come ‘Alpini portatori di speranza’ oppure ‘Il sogno di pace degli alpini’ fra alcool e violenze di genere (come avvenne per l’adunata del 2022 a Rimini, con una pioggia di denunce da parte di ragazze e donne nda).
Siamo al ridicolo. Siamo allo sbando. Io li odio i fascisti alpini.
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