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Almasri gabbie libiche

Loro liberano un boia, un criminale di guerra e torturatore chiamato Almasri mentre altri continuano a morire di stenti nelle gabbie libiche e nei CPR. Ieri sera, Bruno Vespa, ha fatto il suo show governativo letteralmente urlando alla telecamera, affermando: “Quello che i signori dietro la lucetta rossa non sanno ma che i parlamentari avvertiti sanno, di tutti i partiti, è che in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale“.

Una frase di una debolezza totale da qualsiasi lato la si voglia leggere. La vostra retorica nazionalista che si scioglie al Sole, di fronte ad un criminale ricercato per aver violentato donne e bambini, ucciso ed assassinato più di una trentina di persone e prontamente liberato con tanto di aereo di Stato per riportarlo a casa. Gli sforzi diplomatici quasi a sputare sulle anime strappate da questi maledetti trafficanti d’esseri umani.

Se anche solo un decimo dello sforzo fosse stato utilizzato sia per interdire l’azione di questi boia sia per chiudere questi lager sponsorizzati dai governi italiani (non dimentichiamoci del Decreto Orlando-Minniti nda) forse qualche vita in più si sarebbe salvata. Ed ogni sforzo per salvare anche solo una vita, è uno sforzo sacrosanto e da difendere. Ogni sforzo per salvarsi la faccia di fronte ad una figuraccia come questa, invece, risulta stucchevole e soprattutto fuori luogo di fronte ad un’ecatombe sistemica come quella dei flussi migratori nel Mediterraneo e via terra.

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