Dax
Dax

A quel fiore chiamato Davide Cesare ma che tutt* ti chiamavano Dax. Quella notte ti recisero da quel prato resistente incastrato fra il cemento di Milano. 20 anni fa, molt* corsero in ospedale quella notte per sincerarsi che i tuoi petali fossero ancora in vita, ma la speranza si spense fra manganellate e repressione. Quella notte finì, squarciata dal silenzio di un’alba fredda. Le parole erano vuote, gli sguardi spenti, le ossa rotte. 20 anni son passati da quella nera notte milanese, caro Dax. Ma in tant* hanno deciso di conservare quel tuo fiore splendido fra le pagine ingiallite di qualche libro, perché la resistenza, la lotta era così bella e così meravigliosa da dover essere ricordata, in una memoria perenne che rinnova con il suo dolce profumo l’arrivo della primavera.

Per te Dax. Per tutte, tutt* e tutti.

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