A tutto c'è un limite

A tutto c’è un limite. Da giorni circola in giro per la rete un video di un candidato nelle liste della Lega Nord, il famigerato Vannacci, che in un suo clip elettorale invita gli elettori ed elettrice a fare una “decima” (con tanto di mimata del simbolo nda) sul simbolo del partito per cambiare l’Europa con “non gli piace”. Ora, a tutto c’è un limite.

Al netto del brivido lungo la schiena che mi si è generato (e non soltanto a me nda) nel vedere la leggerezza con la quale si propagandino simbologie e reparti assassini e criminali dell’esercito fascista, Vannacci non ha ancora terminato nella sua incredibile strategia retorica che manco un funambolo al circo: No! Non è in relazione alla Decima Mas, corpo militare fascista, bensì “Nello spot si fa riferimento a Decima Xglorioso reparto della regia Marina che ha operato fino al 1943 e del quale tra gli altri faceva parte anche Teseo Tesei. Nulla a che vedere dunque con l’interpretazione che ne stanno dando altri” (fonte Notizie.com e Repubblica). Tutto pur di continuare a mascherarsi dietro ad una maschera di cera.

Fra poco mi aspettavo che fosse un riferimento alla decima ovvero sia il decimo del raccolto che l’agricoltore doveva al signore nel medioevo oppure ad un intervallo musicale oppure.. no.. a tutto c’è un limite. Perfino a queste ridicole giustificazioni, per ammiccarsi quel popolo nero, misogino, dittatoriale e tossico chiamato neo-fascismo.

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