Aldo Bianzino muore in carcere, il 14 Ottobre 2007. La sua tomba, una cella del carcere di Capanne, a pochi chilometri da Perugia.
Venne arrestato due giorni prima assieme a sua moglie, perchè nella sua casa isolata a Pietralunga (PG) vennero trovate 8 “pericolosissime” piante di Marijuana. Nessun filmato, nessun* indagat* se non la guardia penitenziaria che quella notte era di guardia. Nessun colpevole. La prima autopsia parla di un pestaggio col fine d’uccidere Aldo:
Lesioni al fegato, alla milza, al cervello e due costole rotte. Il medico legale Patumi, nominato dalla famiglia, asserisce che le lesioni sono effetto di “colpi dati chiaramente per uccidere”, che “mirano a distruggere gli organi vitali senza lasciare tracce esterne”. La successiva invece riduce tutto ad un fatale aneurisma. Ora, la differenza fra lesioni come quelle citate nel primo referto e un’aneurisma penso e spero siano chiare a tutte e tutti. Cito testualmente dal referto, il “distaccamento del fegato”.
Indagine contro ignoti.
Ed un’altra tomba carceraria. Solo Aldo conosce la verità.
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