Brucia di vita

Brucia di vita, apri gli occhi e guarda in alto e stringi i denti. Di fronte a tutto questo non resta che bruciare di vita digrignando i denti, aprendo gli occhi, guardando oltre lo steccato creato e fortificatosi nel tempo a suon di “Lo faccio per i figli, dei miei figli” trasformando generazioni in zombie di retorica, putrefatti da frasi disfunzionali. Ci hanno intossicato con soluzioni che si concluderanno secondo loro fra tre o quattro generazioni mentre tutto attorno va a rotoli. E allora vedi come le parole vengano nascoste e trasformate, vendute sul ripiano di un centro commerciale: resistenza diventa resilienza, precariato diventa progresso, dissentire diventa disturbare. Mi chiudo spesso in un mutismo infinito e assordante tanto da dimenticare il suono della mia voce, passeggio con la testa china in città cercando un poco di riposo all’ombra di un albero che trovo imprigionato tra sanpietrini e strade di cemento, dormo pensando che domani sarà come ieri ma mai come oggi. Perché oggi ti ho abbracciato ancora. Ancora.

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