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Consumismo

Buon consumismo a te e a famiglia, caro democratico popolare. Tu che acquisti e sprechi senza senso, tu che ti giri dall’altra parte per non osservare chi chinato e dolorante dal freddo di Dicembre ti chiede un pasto caldo, tu che prendi come reference di vita chi sui social media difende dietro i propri sfarzi lo status symbol, tu che non curante di ciò che nel mondo sta capitando commenti fra una vetrina e l’altra che c’è un aggredito e un aggressore, tu che ipnotizzato dalle luminarie ed avvolto nei tuoi griffati giacconi caldi vorresti che tutti tornassero al loro paese, tu che terrorizzato dal “diverso” ostacoli le vite di chi una vita gli è stata portata via. Sì, proprio te.

Noi che non sprechiamo, noi che acquistiamo quanto necessario, noi che parliamo ed aiutiamo quelle persone laggiù sotto al portico fra scatoloni di cartone e coperte luride, noi che ci autodeterminiamo e che amiamo spegnere lo smartphone per guardare di fronte a noi quando camminiamo per strada, noi che analizziamo il mondo per cambiarlo e per far sì che certi genocidi non capitino mai più, noi che spacchiamo confini e apriamo porti a chi scappa da massacri etnici, carestie, crisi economiche e guerre civili, noi che siamo e saremo per “l’uguaglianza dei diversi”. Sì, proprio noi.

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