Da un mondo in cui non importa della vita

Solo nel 2023, sono morti più di 100 bambine e bambini nel Mar Mediterraneo. Un massacro senza precedenti, rispetto ai dati di qualche anno prima. L’incremento dei decessi e degli assassini per annegamento da parte di un mondo complice si attesta ad oltre +90% rispetto al 2014. Le partenze si moltiplicano, le guerre spuntano fuori come funghi e ancora ad oggi non c’è un vero e proprio piano per accogliere, rifocillare e dare una nuova speranza ad esseri umani. No aspetta. La soluzione “loro” dicono di averla trovata: creare campi di prigionia affittando terreno estero come in Albania, triplicare gli sforzi militari ed economici per i respingimenti già in mare oppure detenere anime perse in CPR in condizioni disumane.

Questo è uno sterminio silente, ma che riverbera come lo sciabordio del mare ogni santo giorno. C’è chi guarda altrove, mentre quassù la vita per i soliti noti vale meno di zero.

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