fbpx
Bebelplatz
Bebelplatz

Nell’odierna Bebelplatz di Berlino la notte del 10 Maggio 1933 un gruppo di studenti e studentesse naziste appartenenti al Deutsche Studentenschaft brucerà più di 20000 libri ritenuti “pericolosi”. L’azione fu coordinata dal gruppo studentesco nazista svuotando le librerie della città dai libri ritenuti pericolosi. Goebbels, feroce ministro della propaganda, tenne un breve discorso in piazza durante il fatto ritenendo quel momento “un grande e simbolico momento”. Esso non fu in assoluta maniera l’unico rogo di libri e di editoria ritenuta sovversiva per la razza ariana. Si conta, secondo lo storico e studioso Matthew Battles, che nei successivi 12 anni di dominio nazista circa 100 milioni di libri sparirono dagli scafali, dalle case, dalle biblioteche, dai mercati.

L’inizio di una strage, l’inizio di un incubo.

Condividi dal basso