Giustizia all'italiana

Giustizia all'italiana

 

Giustizia all’italiana? Giustiaza vorrai dire! Nella serata di ieri il ministro degli Interni Lamorgese dichiara:

“Arresto e carcere per gli spacciatori anche con piccole quantità.”

No. Non è Salvini. Quello non è più Ministro ed è imputato per il caso Gregoretti. No, non è nemmeno Minniti, il ministro ex-PCI che sferzava per tutta la Penisola con le sue leggi antimigranti. Il ragionamento è chiaro: le carceri sono piene. Pienissime. Non ci sono le strutture. Le scuole cadono a pezzi ed alcuni consiglieri comunali vogliono introdurre a scuola lo studio della caccia al cinghiale. Giusto per risolvere queste due gravissime emergenze nazionali e mentre l’intero mondo si interroga sul proibizionismo, l’Italia rimane fanalino di coda dei diritti umani. Si parla di prescrizione e di garantismo e si trattiene in carcere una persona che fino a prova contraria è in attesa di giudizio.

 

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