Scuola made in Italy

Ah! È questa la scuola “Made in Italy”? Quella con il record di crolli (61 in totale da Settembre 2022 ad Agosto 2023, causando il ferimento di 6 student*, un docente e una del personale ATA). Quella con un esercito di singolarità precarie che si muovono per tutto lo stivale per una buccia di patate. Altro che salario “minimo”. Quella con i programmi e i calendari creati nel dopo-guerra. Quella che schiavizza, per i soliti padroni imprenditori, giovani corpi nelle fabbriche e nelle aziende per il cosiddetto “know-how”. Quella del digital-divide, del impoverimento scolastico e del non rispetto di tutte quelle persone non binarie che attraversano i corridoi in una delle fasi della loro vita fra le più delicate, forti ed intense.

7 milioni di voi son tornate, stanno tornando o torneranno fra pochissimi giorni dietro a quei banchi luridi, sudici. La storia si ripete, si incancrenisce, colpisce durissima.

A tutt*, tutte e tutti voi: posso prendere una piccola sedia di compensato e mettermi affianco a voi? Ogni giorno? Per stare con voi. Per raccontare, per non dimenticare questo scempio marchiato “made in Italy”?

Lottiamo insieme. Siate sempre rivoltos*.

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