Monica Giorgi
Monica Giorgi
Monica Giorgi

Nasce oggi 3 Gennaio 1946 Monica Giorgi, tennista, anarchica e femminista livornese. Una storia affascinante che mischia sport e lotta politica affossata dalla cronaca e dalla storia sportiva del paese estremamente fallocentrica. Una storia avvincente quella sportiva per Monica Giorgi. Un palmares spettacolare:

Da junior ha vinto la Coppa Lambertenghi, a Milano (1960). Come singolarista, ha raggiunto il terzo turno al Roland Garros nel 1967 e nel 1969 e il secondo turno al torneo di Wimbledon nel 1966; in doppio ha raggiunto il secondo turno al Roland Garros, nel 1966, in coppia con Graziella Perna e il terzo turno a Wimbledon, nel 1973, in coppia con Daniela Marzano; mentre nel doppio misto ha raggiunto il terzo turno a Wimbledon, nel 1971, in coppia con Franco Bartoni. 

Alle Universiadi di Tokyo, nel 1967, ha vinto due medaglie d’argento, nel doppio e nel doppio misto, in coppia, rispettivamente, con Alessandra Gobbò e Giordano Maioli. È stata sei volte campionessa d’Italia nel doppio: nel 1964 e nel 1965, in coppia con Graziella Perna, nel 1968 con Roberta Beltrame, nel 1971 e nel 1979, con Anna-Maria Nasuelli e nel 1972, con Lucia Bassi. Ha vinto anche un titolo nel doppio misto, nel 1970, in coppia con Franco Bartoni.

Campionessa indiscutibile della racchetta, è una fervente militante anarco-femminista: nel 1972 in pienissima Apartheid, scende in campo nella capitale sud-africana Johannesburg con una maglietta che gli provocherà la squalifica per diverso tempo. Una coppia di piedi bianchi e una coppia di piedi neri posizionati in modo da intuire esplicitamente un rapporto sessuale. In quegli anni le donne tenniste portavano sempre e solo una gonnella, lei degli irriverenti e coloratissimi calzoncini.

Nel Aprile 1980 venne arrestata con l’accusa di banda armata e di terrorismo a seguito delle accuse mosse da due collaboratori di giustizia.

Apertamente smentiti durante il processo sia per la scarsissima qualità delle prove e per l’origine delle stesse. Anche di fronte ad un dibattimento chiaramente a favore di Monica Giorgi, viene condannata a 12 anni. La sua fama, la sua popolarità, le sue vittorie dentro e fuori dal campo però attivano delle proteste di massa fino a fargli ridurre la pena a 2 anni di reclusione.

Dopo il ritiro, essendo laureata in filosofia, si mette ad insegnare nei licei e costituisce l’associazione “Niente più sbarre”, con la tematica delle condizioni dei detenuti in carcere.

Nel 2013 ha scritto un saggio sulla filosofa francese Simone Weil, intitolato La clown di Dio, edito da Zero in Condotta e pubblicato in estratto anche da Rivista anarchica.

Nello sport, nella lotta. 100 di questi dritti e rovesci Monica.

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