Pussa via, America!

Via gli eserciti americani in giro per il mondo. Via le basi militari e la pressione politica e d’intelligence a stelle e strisce. Della vostra “democrazia” esportata ne abbiamo fin sopra ai capelli. Il recente scenario di conflitto in Ucraina riaccende il dibattito, per anni assopito, sui tentacoli economici, politici e militari degli Stati Uniti d’America e del suo prodotto di consumo chiamato N.A.T.O. sparsi qua e là per il mondo. Proprio oggi ricorre l’anniversario, 26 Ottobre 2001, della controfirma da parte di George W. Bush del cosiddetto USA PATRIOT ACT. acronimo traducibile in italiano in “Legge per Unire e rafforzare l’America fornendo strumenti adeguati necessari per intercettare e ostacolare il terrorismo“.

Legge scritta conseguentemente ai conflitti in Iraq e postuma al crollo delle Twin Towers a New York, essa permette alle forme d’intelligence americana di intercettare conversazioni, spiare persone, collezionare dati senza alcun mandato, senza neppure avvisare le persone e senza dover in alcun modo dover spiegare come e quando si è acquisito il materiale probatorio. Tale legge federale si espanse, in breve tempo, a macchia d’olio nel volano d’intelligence internazionale americano come si può facilmente dedurre dai fatti postumi alla sua pubblicazione. Nel 2011 l’amministrazione Obama la rinnova per altri 4 anni, fin tanto che 14 su 16 provvedimenti diventano definitivi e permanenti.

E se ogni critica mossa contro il cosiddetto patto atlantico pare essere un’eresia al mondo moderno, rifiutiamo come militanti tutt*, la visione di un mondo a stelle e strisce, polarizzato attorno a bandiere di stato ed attorno a repressioni internazionali degne di un film dell’orrore. Rifiutiamo chi esporta il modello del Capitale nel mondo, spacciandolo per benessere democratico, ai danni dei popoli. Ai danni delle singolarità. Ai danni della conseguente emancipazione culturale e politica.

Loro piccoli, così. Noi col pugno sinistro chiuso, sventolato al cielo. Pussa via, America!