Va' dove ti esplode il cuore

Non importa, non importa tifiamo rivolta. Va’ dove ti esplode il cuore anche se tutto ciò che era non tornerà. Salta ora. E’ il momento perchè la lotta si intreccia col battito cardiaco mentre le mani che si muovono lente in un appartamento ammuffito a Milano, affianco ad una sala scommesse.

Domani sarà come ieri, i treni in ritardo e quei ritmi che poco hanno a che fare con quella rivoluzione che sogniamo ad occhi aperti fra un lavoro precario e un discount aperto anche di notte. Allora inchiodo i pensieri al muro, come un quadro, come uno specchio nel quale rivedo quel caffè in piazza la domenica mattina il giorno dopo il corteo. Corriamo in stazione e andiamo lontano da qui. Fra mille anni niente resterà, tutto cambierà. E allora salta.

“Che ora sono?” mi chiesi con la voce stanca come se questo cambiasse lo spazio-tempo fra le lenzuola fredde di un inverno perenne. Cerchiamo la primavera, cerchiamo il balzo perché il “Non so che ore sono” sarà il chakra di una vita in rivolta. Tienici al sicuro rivoluzione, perché il checkout è alle 10.

Va’ dove ti esplode il cuore – Vasco Brondi

Condividi dal basso