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Vittorio Arrigoni

Il 15 Aprile 2011 durante un blitz in un’abitazione di Gaza venne ritrovato il corpo di Vittorio Arrigoni, assassinato per strangolamento. Vittorio Arrigoni, attivista, giornalista e scrittore si era preso a cuore la situazione del popolo palestinese trasferendosi in quelle aree le azioni di pulizia etnica perpetrate dal regime sionista contro il popolo palestinese. Reporter per il Manifesto, per il programma Caterpillar su Radio 2, Radio Popolare e Radio Onda d’Urto nonché per l’agenzia di stampa Infopal. Più volte incarcerato, rapito, malmenato, picchiato da i “soliti noti” venne definitivamente prelevato la sera del 14 Aprile 2011 da un sedicente “gruppo jihadista salafita” che accusa Vittorio d’importare in Palestina “la corruzione morale”. Il gruppo di rapitori fu successivamente etichettato “come un gruppo impazzito”. Il corpo ormai senza vita fu portato in trionfo dal popolo palestinese per Gaza, per poi passare attraverso il passo di Rafah (Nelle ultime volontà di Vittorio Arrigoni c’era il “non passare col proprio corpo dai territori sionisti” nda.) ed infine in Italia. Ai funerali, da notare, l’assenza di qualsiasi rappresentate di Stato e la non riconoscenza di alcun riconoscimento pubblico politico.

Chissà cosa avresti scritto, detto e mostrato a tutt*, tutte e tutti oggi Vik.
Restiamo umani. Il tuo libro. Una bussola in questa marea di morte del Capitale e del colonialismo. Ciao Vik.

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