Io penso a te

Io penso a te, dolce rivoluzione. Io penso a te, attraverso quel passamontagna che mi protegge da un mondo violento ed infame. Io penso a te, stes* sul divano di sera mentre si va a spegnere un’altra giornata senza di te. Io penso a te, mentre son sul autobus per andare a lavoro quando parte una canzone che suona come uno stargate che mi riporta col corpo e con la mente a quel ponte laggiù dove ti avevo rincorso con tutto il fiato che avevo in corpo. Ti ho trovato in mezzo al corteo, ti ho abbracciato, ci siamo baciati. Ci interruppe un giovane compagno, per lasciarci un volantino. Ci minimo a ridere tantissimo. Mi dissi di raggiungere la testa del corteo, mi dissi che ci saremmo rivisti più tardi. Io penso a te, stes* nel letto sperando di sognare ancora una volta quella giornata torrida, sudata. Vivendo ancora di corsa, per non pensare al silenzio.

Io penso a te, rivolta.

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