Io ti credo sorella

Io ti credo sorella, di fronte a tutto questo. Il delirio che ti e ci circonda, fatto di possesso tossico e violento, misogine, patriarcato, assenza di cura collettiva nel tentativo di silenziare le lotte transfemministe, lascia dietro di sé una serie di vittime anime e corpi derubati.

E quando viene accusato una boia di una famiglia importante, allora il padre giustifica il figlio difendendolo con giravolte assurde e SIM bloccate. E quando viene accusato il boia, era “nervoso” e “represso”. Insomma, ha avuto “solo” un raptus. La cultura del possesso e della carriera che prende, mastica e sputa come il peggior scarto. E quando viene accusato il boia, allora non si “era accorto” o si trincera dietro un ipotetico “consenso” che mai c’è stato. E quando viene accusato il boia, la vittima era succintamente provocante, ubriaca e drogata. Insomma, la colpa è sua mica di chi le ha violato l’anima e il corpo.

Questo devastante ribaltamento della realtà, questo tossico ragionamento che sta alla base della preservazione di privilegi dalle origini clericali.

Ma, io ti credo sorella.
Come credo nella nostra lotta.
Quella dove sui nostri corpi decidiamo noi.
Per un mondo nuovo.
Per un mondo per tutt*.

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