La democrazia a suon di bastonate a Torino

La democrazia a suon di bastonate a Torino nella giornata di oggi, quando un manipolo delle forze dell’ordine ha deciso di caricare e di spaccar teste su studentesse, studenti e student* che protestavano per l’arrivo in città del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.

Nella giornata odierna, si è vista l’ennesima consapevolezza governativa del termine “democrazia”. Son mesi e mesi che le singolarità della scuola protestano ferocemente contro una condizione di precariato, d’emergenza abitativa, di inaccessibilità al diritto di studio. Son mesi e mesi che si chiede un incontro e delle soluzioni concrete ad un problema generazionale che sta creando una voragine sempre più incolmabile. E bada bene, caro Democratico Popolare non sto facendo il disfattista. Sto parlando da persona direttamente interessata a questo sfacelo istituzionale. False promesse da tutte le parti, bugie istituzionali perpetrate che ci oscurano il futuro. Vogliamo solo portare qualcosa di bello nel mondo, fare del bene a questo mondo, cambiarlo in meglio questo mondo. Voi respingete i nostri sogni con il manganello.

Chi controlla il controllore?

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