Non devono sapere come sta Alfredo Cospito, non devono parlare con la stampa libera ed indipendente, devono tacere. Questa la sintesi della nota firmata Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del carcere di Sassari diffusa il 23 Gennaio 2023. Citando il documento “Visto quanto segnalato dal Direttore Generale della D.G.D.1., con nota pervenuta a questa Direzione in data 20.01.2023, la Dr.ssa Milia viene diffidata a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis O.P. Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre questa A.D a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”. Oltre al fioretto finale minaccioso verso la Dr.ssa Milia fa venire i brividi l’atteggiamento coercitivo perpetrato al Dipartimento di fronte ad un’emittente libera e decisamente non allineata ai comportamenti nazional-popolari italiani che fin dal 1985 diffonde via FM e poi attraverso internet importanti corrispondenze politiche da numerosi fronti interni ed internazionali. Mi chiedo quanto queste minacce non suonino come un ringhiare di un animale rabbioso, bavoso ed assettato di silenzio. Perchè questo si sta cercando di fare: lanciare il caso Cospito in un baratro di silenzio. Ma noi parleremo sempre con te gatto nero. Noi parleremo sempre del caso Cospito. Noi non amiamo il silenzio.
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