Carlo Giuliani

Non andare Carlo. Non voltarti ora. Laggiù ci sta la trappola. Laggiù finisce l’umanità. Ti tengo stretto e ti abbraccio ragazzo, amico, fratello, compagno. Se ti libererai del mio abbraccio, qualcuno ti porterà lontano da tutte e tutti noi. E ci lasci qui. Sono da poche passate le cinque del pomeriggio. E il sapore salato del mare si mischia con le lacrime e la rabbia. Non ti dimenticherò ragazzo. Non oggi. Non domani.

E come su di un foglio stropicciato e lanciato fra il selciato di Piazza Alimonda, ti sussurro ancora: “Non andare Carlo”.

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