Antifascista

Se non sei antifascista, sei solo fascista. Non è difficile come ragionamento sai? Uno nega l’altro, uno è in contrapposizione contro chi ha lanciato nel baratro un paese ed intere generazioni nel periodo più nero della storia moderna di questo “belpaese”. Schivare le domande sul proprio status politico non fanno di te una persona democratica. Balzare in stile pallina da ping pong qua e là nei discorsi per non rispondere ad una domanda diretta lascia enormi spazi neri e torbidi nel quale il fascismo è nato, cresciuto e ha distrutto le vite di tantissime persone. E se alcuni riti istituzionali ti e vi mettono a disagio beh è solo un problema tuo, vostro? No. Non lo è più nel momento in cui, teoricamente, si diventi il garante di una carta costituzionale che, ormai, sta laggiù sempre più impolverata e dimenticata da chi ha il timone democratico fra le proprie mani. Il confine labile non esiste. Esiste solo una netta e chiara demarcazione fra chi, anche e soprattutto nel 2024, porta avanti i valori della resistenza partigiana e del movimento antifascista, sicuramente variegato da innumerevoli singolarità e sensibilità, rispetto a chi invece con “non-dico” “non-faccio” “non-rispondo” alimenta i saluti fascisti a Roma o le squadracce in giro per i rioni popolari in un ampio orizzonte politico nazionale fra chi si vede in piazza al 25 Aprile e negli anni non è mai intervenuta o intervenuto oppure fra chi preferisce partecipare alla messa di steli e targhe marmoree dal sapore puramente e semplicemente littorio. Tutto qua. Non è difficile come ragionamento sai, caro Democratico popolare?

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