Spesi per morte spesi per armi
Spesi per morte spesi per armi

Spesi per morte, spesi per armi. 25,8 miliardi di euro. Una pioggia di soldi dalla Repubblica Italiana alle multinazionali di armi, di sangue umano. Queste sono le cifre spese per finanziare le forze armate di cui più di 8 miliardi per nuovi giocattolini di sterminio, di violenza, di guerra. Se ci si difende dietro alla retorica narrativa dell’escalation, del aggressore e del aggredito si va solamente in una direzione: morte. Invertire la rotta verso un totale anti-militarismo, consolidare il concetto politico che sta alla base di un mondo senza tensioni, senza paura. È la paura che nutre tutto questo. E se pensate che siano soltanto i sonanti dobloni che scorrono a fiumi qua e là per conti correnti, state perdendo il quadro generale della situazione. Alla base c’è il confine, alla base c’è la paura, c’è il razzismo, c’è il capitale, c’è la supremazia, c’è la propaganda. E allora alcuni ed alcune si rifugiano nei loro castelli dorati fatti di privilegi e pontificano su una pace che non esisterà fin tanto che esisteranno gli eserciti. Fin tanto che nelle trincee, nelle strade e nei cieli qualcuno da lassù lancerà ancora una volta una bomba che esploderà sulle vite umane, che indietro non torneranno mai più. Per qualche doblone in più.

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