Iaio Fausto

Il #18Marzo 1978 a Milano vengono trivellati da colpi di pistola i diciotenni Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, del Centro Sociale Leoncavallo.

I due dopo aver passato il pomeriggio al parco si ritrovano in Crota Piemunteisa in Via Leoncavallo. Nella sala da biliardo sono presenti tre personaggi ignoti. Nessuno li conosce ma per il momento nessuno si accorge di loro. Alle 19.55, Iaio e Fausto, si dirigono a casa Tinelli per cena quando in Via Manicelli risputano i tre ignoti della sala da biliardo che aprono il fuoco.

I due, entrambi diciottenni, vengono uccisi da 8 colpi di pistola calibro 32. Iaio muore sul colpo, Lorenzo resisterà fino all’arrivo dell’ambulanza e morirà durante il viaggio in ospedale. La rivendicazione più credibile secondo gli investigatori è quella firmata NAR – Brigata combattente Franco Anselmi – di Roma. Fra loro ci sono Massimo Carminati, legato alla Banda della Magliana (e recentemente inquisito per Mafia Capitale, ma anche accusato per l’omicidio Pecorelli e per il depistaggio sulla Strage di Bologna insieme a due ufficiali del SISMI), Claudio Bracci e Mario Corsi.

Le indagini si aprono lente ed arraffate. Seguono mesi di accuse e piste investigative nulle.

Il Sostituto Procuratore Armando Spataro (e gli altri 4 che gli succederanno) non individueranno né i mandanti né gli esecutori del duplice omicidio.

Il 24 Settembre 1999 il caso verrà archiviato.

Condividi dal basso