tienimi al sicuro dolce rivolta
tienimi al sicuro dolce rivolta

Ehi, tienimi al sicuro dolce rivolta? Ti va? Di fronte a tutto questo, ad un mondo che ci reprime, ci bastona, ci lancia nel baratro del silenzio senza mura e e senza finestre cerco te. Vieni via con me, dolce Rivolta. Proviamoci ancora una volta e decidiamo insieme il prossimo viaggio fatto di luoghi lontani e verso quell’armonica rivoluzione irreversibile a cui aspiriamo. Ma sai cosa ci rende unic*? Il fatto che la cerchiamo non per noi. Forse non vedremo mai quella splendida alba ma ci stringiamo per tutt*. Per tutte le persone che attraverseranno la lotta dopo di noi. Non abbiamo abbastanza tempo, forse, per essere con loro su quel crinale lassù fatto di erba selvaggia, di alberi inarcati verso il cielo. Siamo il non-tutto. Esserci per esistere, lottare per rivoltarci, amarci per baciarci. Mi trovi ancora a quella fermata della metro ad aspettarti e quando anche l’ultimo convoglio sarà partito metto la mano nelle tasche e trovo un tuo biglietto: “Torno presto”.

Mi giro una sigaretta e le nuvole di fumo danzano come danzavi tu, qualche mese fa. Mi sento al sicuro anche su questa panchina sai? Mi sento al sicuro anche domani fra precariato e ghigliottine sociali.

Perchè tu mi tieni strett* a te. Mia dolce rivolta.

Al prossimo viaggio insieme.

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