Viaggiamo insieme ancora una volta?

Viaggiamo insieme ancora una volta? Come quella volta che alla stazione abbiamo cominciato a correre disperatamente per recuperare il ritmo del tempo. Per raggiungere quella stanza laggiù dove la doccia era gelida e il quartiere attorno a noi si svegliava piano piano di domenica mattina. Come quella volta che tornammo stanchi dal centro sociale e si controllavano gli orari dei treni, non per il ritorno. Ma per un nuovo viaggio. Fra le carrozze di plastica dura ed attraverso finestrini dipinti da writer in stazione parlavamo di come volevamo il mondo per tutt*, tutte e tutti. Lì eravamo al sicuro, nessuno ci avrebbe mai fermato. Solo il macchinista poteva. Devi scendere alla prossima e io proseguire. Sarebbe stata la fine e non lo sapevamo. Sarebbero stati ritardi e cancellazioni. Aspetterò, sul binario 1 l’inizio di una dolce nuova rivolta. Aspetterò un nuovo viaggio insieme. Ti aspetterò in stazione, per il caffè.

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