Fratelli Cervi

Il 28 Dicembre 1943, i Fratelli Cervi vengono fucilati per rappresaglia dalla violenza infame fascista. In quegli anni la rivolta contro il regime montava sempre di più. Gli attacchi partigiani si facevano sempre più intensi ed andavano a colpire le sfere di comando del regime, impedendogli così di riorganizzarsi nei territori, spezzando la già grottesca organizzazione del partito fascista. Il cascinale della famiglia Cervi, era considerato un porto sicuro per tutte e tutti gli antifascisti. La famiglia era anche rinominata Banda Cervi, per la sua attività sovversiva ed attiva contro i fascisti.

Il 14 dicembre 1943 a Cavriago viene ucciso il colonnello Giovanni Fagiani della MVSN e ferita la figlia Vera che rimane cieca.

Il 27 dicembre avvenne l’uccisione da parte dei partigiani del segretario comunale di Bagnolo in Piano Davide Onfiani.

Il giorno successivo, 7 dei fratelli della famiglia Cervi vengono brutalmente fucilati per rappresaglia. I loro nomi.

  • Gelindo (nato il 7 Agosto 1901)
  • Antenore (1906)
  • Aldo (15 Febbraio 1909)
  • Ferdinando (1911)
  • Agostino (11 Gennaio 1916)
  • Ovidio (13 Marzo 1918)
  • Ettore (2 Giugno 1921)

“Mi hanno sempre detto… tu sei una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta… la figura è bella e qualche volta piango… ma guardate il seme, perché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l’ideale nella testa dell’uomo”.

Alcide Cervi
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