Born for money: il 02 Agosto 2023 è stato firmato il contratto, del valore di 848,8 milioni di euro, per l’aggiornamento di serie dei carri ARIETE allo standard C-2. L’accordo, sottoscritto dal CIO (Consorzio Iveco – Oto Melara), con la Direzione Armamenti Terrestri (DAT, Segredifesa), prevede l’aggiornamento di 90 MBT, che saranno portati al nuovo standard C-2 (più un’opzione per altri 35 mezzi).

Nella giornata della commemorazione della strage di Bologna, mentre la gente in stato di povertà viene colpita ideologicamente mettendo in ginocchio migliaia e migliaia di persone, mentre ci sono fabbriche ed operaie ed operai alla fame da più di 2 anni come a Campi Bisenzio, mentre le disugaglianze sociali vengono fortificate ed accentuate il Governo Meloni stanzia una cifra da capogiro per aggiornare i suoi giocattoli di morte.

Analizziamo profondamente questo contratto e la condizione in generale.

I Carri armati Ariete sono classificati come C-1. Classe tecnologica e meccanica ormai vetusta per gli alti papaveri di comando. Il contratto prevede l’investimento iniziale di 848,8 milioni di euro con le prime consegne già nel 2025. Gli ultimi nel 2030. Ricordo inoltre a tutt* che il programma ARIETE C-2 (una volta noto come ARIETE AMV, cioè Aggiornamento di Mezza Vita) ha già visto la realizzazione di 3 prototipi (nell’ambito di un programma del valore di 35 milioni di euro) che sono impegnati in un’intensa campagna di test di mobilità e di tiro (a Montelibretti e Nettuno). Il contratto si chiude con una clausola nella quale sono previsti ulteriori 35 mezzi in opzione (con i quali equipaggiare il terzo reggimento carri), così come sono previste altre capacità aggiuntive (quali la possibilità di impiegare munizionamento da 120 mm programmabile), che dovranno essere oggetto di un ulteriore finanziamento. Altro denaro. Altri soldi per la morte.

A loro i soldi, a noi la povertà. Questo è il loro mantra.

Il nostro è disarmo immediato, disciogliendo tutti gli eserciti con la conseguente chiusura di basi nazionali ed internazionali, trasferimento di tutto il budget verso la cura sociale e il sostentamento emergenziale che non debba essere cronico ma volto ad un realizzazione stabile di benessere per le classi più esposte a questo capitalismo feroce.

E’ pazzia la mia? O realtà?

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