Eccidio fonderie modena
Eccidio fonderie riunite modena

Quella mattina alle #FonderieRiunite di #Modena, nessuna, nessuno pensava che lo sciopero si tramutasse in un massacro, in un eccidio. Nei mesi precedenti la fabbrica era stata serrata e moltissimi erano stati licenziati. Arrivano i Carabinieri. Arriva la Polizia. E parte il massacro. 6 compagni vengono assassinati ed altri 200 feriti. I nomi dei compagni caduti sono: Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti. Nessuno pagherà per quelle violenze. Tutti verranno assolti e in quel luogo dove la repressione squadrista e fascista che vede imprenditori e manganello collaborare in una inesorabile danza della morte, è stata posta una targa.

“Nella lotta per le rivendicazioni sociali, per migliorare le loro misere condizioni di vita, mentre chiedevano pane e lavoro caddero barbaramente uccidi in Modena il 9 Gennaio 1950”

Cit. targa

Il giorno dei funerali un giovane espone un cartello: I Martiri di Modena non possono essere caduti invano.

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