Ilio Baroni
Ilio Baroni

A te Ilio Baroni. Anarchico, partigiano, ardito del popolo morto per colpa dei nazisti il 26 Aprile 1945, mentre soccorreva dei compagni impegnati in un’importante operazione di liberazione della città piemontese.

Ecco una cronaca dei fatti.

In tutta la città hanno luogo intensi combattimenti attorno a luoghi strategici: fabbriche, caserme e snodi di comunicazione. Nell’area nord della città uno degli obiettivi delle brigate SAP e degli insorti era prendere possesso della stazione ferroviaria Dora, sotto controllo nazista al momento dello scoppio dell’insurrezione. Per assolvere questo compito operano insieme la VII brigata SAP, quella di Baroni, che reclutava operai delle Ferriere, e l’VIII brigata, di stanza presso lo Stabilimento Officine Savigliano. L’operazione ha successo e vengono sottratti ai tedeschi decine di vagoni di rifornimenti, in parte immediatamente utilizzati dalle squadre partigiane combattenti, ormai a corto di munizioni.

Mentre l’incursione alla stazione ferroviaria ha successo, giunge ai sappisti della VII brigata una richiesta d’aiuto da parte delle squadre insorte dello stabilimento FIAT Grandi Motori, posto poco lontano. Le forze tedesche stanno ormai circondando la fabbrica e la situazione si sta facendo disperata. Baroni con alcuni uomini cerca di raggiungere via Bra per prestare aiuto ai compagni accerchiati, ma, nel tentativo di forzare l’accerchiamento tedesco e superare il fuoco di sbarramento, viene colpito alla gola da un proiettile, mentre spara verso i tedeschi con la mitragliatrice all’angolo tra corso Vigevano e corso Vercelli.

A suo ricordo, il Comune di Torino ha posto una lapide, sita in corso Giulio Cesare, all’angolo con corso Novara.

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