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iorestoacasa

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Loro iorestoacasa non lo possono scrivere. No. Non potevano farlo prima, immaginati ora. E mentre artisti, politici, uomini e donne dello spettacolo invitano tutti e tutte a rimanere a casa, nessuno parla di tutti quegli uomini e donne per strada da sempre, perchè sfrattati da una crisi, dalla vita o semplicemente dalle sfortune più inimmaginabili.

E in questo periodo di quarantena dove, si urla alla “ferma” di lavoratori e lavoratrici, oltre a loro il mio pensiero va anche a tutti quei senzatetto che dormono in luoghi di fortuna. Dimenticati, per il momento, da uno Stato che ha represso in nome del “decoro” occupazioni abitative o giacigli di fortuna. È notizia di questi giorni, che in alcune città diversi clochard sono stati multati e denunciati per la violazione dell’art. 650 del Codice Penale.

Io voglio rispondere citando l’art. 25 della “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”.

 

«Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo (…) all’abitazione.»

 

 

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