Giovanni Pesce
Giovanni Pesce

Giovanni Pesce, partigiano nel mondo per il mondo. Ricorre oggi l’anniversario della sua morte avvenuta il 27 Luglio 2007 a Milano. Conosciuto a Torino col nome di battaglia “Ivaldi” e a Milano come “Visone”, partecipò alla guerra civile spagnole nelle Brigate Internazionali e per questo fu imprigionato fino al 1943 dai fascisti a Ventotene. Riconquistata la libertà entro nei GAP operando con grande successo contro missini, fascisti ed autorità corrotte. Insignito con la Medaglia al Valor Militare, fu anche consigliere a Milano a cavallo degli anni 50 e 60.

„Ora tirano dalla strada, dal campanile e dalle case più lontane. Gli sono addosso, non gli lasciano scampo. Di Nanni toglie di tasca l’ultima cartuccia, la innesta nel caricatore e arma il carrello. Il modo migliore di finirla sarebbe di appoggiare la canna del mitra sotto il mento, tirando il grilletto poi con il pollice. Forse a Di Nanni sembra una cosa ridicola; da ufficiale di carriera. E mentre attorno continuano a sparare, si rovescia di nuovo sul ventre, punta il mitra al campanile e attende, al riparo dei colpi. Quando viene il momento mira con cura, come fosse a una gara di tiro. L’ultimo fascista cade fulminato col colpo. Adesso non c’è più niente da fare: allora Di Nanni afferra le sbarre della ringhiera e con uno sforzo disperato si leva in piedi aspettando la raffica. Gli spari invece cessano sul tetto, nella strada, dalle finestre delle case, si vedono apparire uno alla volta fascisti e tedeschi. Guardano il gappista che li aveva decimati e messi in fuga. Incerti e sconcertati, guardano il ragazzo coperto di sangue che li ha battuti. E non sparano. È in quell’attimo che Di Nanni si appoggia in avanti, premendo il ventre alla ringhiera e saluta col pugno alzato. Poi si getta di schianto con le braccia aperte nella strada stretta, piena di silenzio.“

cap. VI, Morte e Trasfigurazione, pp. 144-145 Senza tregua: La guerra dei GAP

Qui la biografia completa a cura di ANPI.

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