Luca Rossi
Luca Rossi
Luca Rossi, assassinato da un colpo di pistola a Milano il 23 Febbraio 1986

È il 23 Febbraio 1986 e Luca Rossi, compagno giovanissimo di Democrazia Proletaria, muore da un pallottola esplosa da un agente DIGOS fuori servizio a Milano.

I fatti: Luca accompagnato dal amico Dario stanno raggiungendo la fermata del autobus in Piazzale Lugano. Momento sbagliato, luogo sbagliato. Da alcune testimonianze accreditate alcune persone poco distanti da loro cominciano a bisticciare fino a mettersi le mani addosso per motivi mai del tutto chiariti (anche futili per esempio nda.). Lì affianco assiste alla scena anche l’agente DIGOS Pellegrino Pollicino che decide di estratte la pistola e di esplodere due colpi. Due colpi intimidatori? In aria? Ne dubitiamo fortemente dato che Luca Rossi cade sul pavé. Morirà poco dopo in una corsa disperata in ospedale.

La storia di Luca è la storia di una fine generata dalla violenza scellerata e dalla repressione senza limiti. Solo violenza cieca, senza un fine ultimo se non lasciare un altro corpo sul selciato. Un corpo giovane che centrava ben poco con il casus belli ma che fu vittima innocente di un clima nel paese che era veramente follia: Siamo a metà degli anni 80 e da una parte la borsa di Milano, i progetti immobiliari targati Arcore, il benessere benestante e borghese del centro. Dall’altra la Milano che in periferia moriva di disoccupazione, eroina e precariato mentre da lontano si erigevano palazzi d’oro, palazzi speculativi. Luca fu stritolato da un clima tossico. Luca perì nel silenzio di un’ospedale di Milano e nel silenzio del processo e delle indagini.

La testimonianza diretta del fatto (fonte: MiM)

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